Il nostro bimbo Filippo non è mai stato un gran dormiglione. Nei primi mesi di vita faceva tirate più o meno corrette per la sua età poi dai sei mesi c’è stata un progressiva regressione che è precipitata tra i 9- 11 mesi. In questi due mesi di notte ha accorciato ulteriormente gli intervalli tra un risveglio e l’altro (ogni ora mezza o meno) e tutte le volte chiedeva il seno facendo poppate anche di 20 min che a volte non gli consentivano comunque di riaddormentarsi. In alcune notti ci mettevamo anche un ora per calmarlo passeggiando per casa con lui. Se non gli offrivo il seno Filippo di notte urlava e si disperava era inconsolabile. Negli ultimi tempi poi faceva molta resistenza ad addormentarsi sia di giorno che la sera e appena lo spostavamo nel lettino si svegliava, quindi ormai era fisso nel lettone.
Ci siamo rivolti a Ilenia quando Filippo aveva circa 10 mesi e se potessimo tornare indietro non perderemmo tutto questo tempo nella speranza che le cose si sistemino da se. Purtroppo non conoscevo molte delle nozioni fondamentali sull’igiene del sonno del neonato e pensavo che fosse tutto normale. Dai racconti che vengono fatti a una mamma tutti ti dicono che ci sono bimbi che dormono e altri men, ti dicono che spesso cominciano a farlo bene solo dopo i due tre anni e ti devo rassegnare se ti è capitato un modello di bimbo insonne.
Con Ilenia ho scoperto che non è assolutamente così!
Il percorso con lei è stato davvero durissimo psicologicamente e fisicamente anche perché ci siamo arrivati davvero stanchissimi dai mesi precedenti. Ilenia ci ha osservato e studiato e poi ci ha spiegato quale era il problema che nel nostro caso stava in una dipendenza totale di Filippo dal seno per riuscire ad addormentarsi. Di questo eravamo già in parte consapevoli ma lei ci ha fatto capire fino in fondo quanto questa dipendenza fosse ormai radicata e soprattutto ci ha spiegato cosa fare per risolvere il problema e seguito passo per passo nei giorni e settimane successive nelle varie fasi. Come è logico immaginare il cambiamento è stato faticosissimo per il papà, per Filippo, ma più di tutti per me mamma, perché ero io il principale nodo da risolvere in questa dipendenza seno-sonno e perché sentire piangere il mio bimbo era insostenibile all’inizio.
Non nego che più volte ho pensato che non ce l’avremmo fatta e non sono mai stata tanto felice di sbagliarmi! Filippo dalla seconda notte ha iniziato a dormire nella sua camera e a ridurre il numero di risvegli a 2 o 3. Inizialmente i risvegli erano lunghi e agitati ma in 4/5 gg si sono ridotti i tempi dei risvegli a 15/20 min e non tutte le volte era necessario consolarlo o parlargli perché a volte si riaddormentava da solo. La situazione è sempre migliorata e ora dopo un mese scarso ha una media di 1 risveglio veloce al massimo e spesso fa notti in cui tira 7/8 ore; anche i pisolini pomeridiani si sono regolarizzati e ha imparato a farli anche con i nonni.
Consiglierei questo percorso a tutte le mamme che ne abbiano bisogno perché oltre a insegnare al bimbo e alla famiglia a dormire bene ci ha insegnato a capirlo meglio, è stato un passo importante migliorare la comunicazione tra noi e lui. Inoltre mi ha dato dei mezzi per gestire il pianto del mio bimbo e non esserne più solo “succube” .
Siamo felici perché tornare a dormire ci ha cambiato la vita in meglio e ha reso Filippo più sereno di giorno.
Giulia Taccani