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Cit.: STUDIO MEDICO CARNIA

IL SONNO (dove, come e quando...?)

Nel mio lavoro di puericultrice incontro spesso genitori che, non avvalendosi sin dai primi mesi di un aiuto, adottano inconsapevolmente strategie disfunzionali per l’addormentamento del loro bambino. 

La giusta premessa quando si parla di sonno del bambino è che questo non può essere inserito dove piace a noi, ma deve essere innanzitutto una risposta a una buona vita diurna e collocarsi all’interno del ritmo ben scandito di attività: gioco, pappa, fase digestiva, cambio attivo (momento di relazione con il proprio corpo sul fasciatoio). 
Un bimbo non libero di muoversi e di sperimentare può manifestare problemi con il sonno, così come anche un’alimentazione non adeguata può ripercuotersi sul sonno. Proprio durante l’attività il bambino manifesta i primi segni di stanchezza (occhi chiusi, movimenti scoordinati, si tocca la testa o gli occhi, è irrequieto), ed è di fondamentale importanza coglierli, perchè da questo momento partirà la preparazione alla nanna con la routine prestabilita dalla famiglia.

Imporre dei ritmi forzati alla nanna del bambino sulla base dei propri bisogni da adulti può portare al cosiddetto sonno “cattivo”, in cui il bambino associerà la nanna a tempi e luoghi che si riveleranno controproducenti per i genitori e per la qualità del suo sonno. Un esempio sono i bambini che si addormetano solo nel passeggino – costringendo i genitori a passeggiate anche sotto la pioggia – nella fascia, in macchina oppure solo al seno, o a contatto/in braccio alla mamma o al papà.

Lo stesso sonno cattivo può scaturire dalle risposte assurde che vengono date al bambino quando si sveglia di notte e il genitore, in preda alla stanchezza, adotta comportamenti per sopravvivere alla situazione. Alcuni di questi sono: accendere le luci, portarlo nella zona giorno in attività, attaccarlo al seno ad ogni ciclo del sonno, metterlo nel lettone, dargli camomilla, acqua, latte perchè si riaddormenti.

Per evitare questo circolo vizioso è giusto insegnare ai bambini a distinguere i diversi momenti tramite poche e semplici regole legate al sonno. 
Quando si mangia non si gioca e non si dorme, il bambino non deve addormentarsi durante l’allattamento; tra la poppata e la nanna deve esserci il giusto tempo di attività (gioco, relazione, cambio pannolino).

Quando incontro genitori con questo tipo di difficoltà il mio lavoro consiste nell’aiutarli a creare un’intercapedine tra la pappa, l’attività e il sonno. 
Inizio sempre lavorando sugli addormentamenti del giorno, un bambino che dorme bene durate il giorno farà un buon sonno anche la notte. Questo percorso richiede pazienza e continuità da parte del genitore, non vanno inseriti altri cambiamenti nella vita del bambino per al meno 3-5 settimane – tata, asilo, cameretta nuova, viaggi, 
Per quanto l’allattamento sia naturale, fondamentale e un importante momento di contatto, va affrontato con tempi e le modalità definite; soprattutto quando il bambino inizia ad essere un po più grande e l’allattamento è ben avviato. 
Dev’essere considerato uno strumento in mano alle mamme e va utilizzato nel modo più consapevole possibile (non finalizzato alla nanna).

Perchè il bambino abbiamo un sonno sia di giorno che di notte è inoltre importante che si addormenti dove poi si sveglierà e che abbiamo consapevolezza dell’addormentamento; essendo il sonno ciclico, ogni volta che il bambino passerà da un ciclo all’altro del sonno ricercherà la stessa condizione nella quale si è addormentato. Il ciuccio può essere un valido alleato per aiutare il bimbo a rilassarsi prima di dormire, ma va utilizzato solo per la nanna non come “calmante” durante il pianto.

Seguendo questi accorgimenti ci si muove entro confini chiari che comunicano al bambino certezza e senso di stabilità, scoprirà cosi il piacere di dormire. E’ molto importante renderlo indipendente, libero di sperimentare e muoversi nello spazio; questo gli darà presto grande fiducia in sè e lo aiuterà anche a lasciarsi andare verso l’addormentamento autonomo.
Mettendo in pratica questi accorgimenti a beneficio del sonno, anche lo sviluppo cerebrale, fisico ed emotivo del bambino ne risulteranno positivamente influenzati.

14 Aprile 2022
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